Partono in ventimila, diventano il triplo

Fra gli ospiti d'onore Magdi Allam, il presidente Spacca con Maria Paola e Francesco Merloni - L'arcivescovo Tonucci con un poncho rosso, segno dei suoi trascorsi da Nunzio apostolico - Da Macerata a Loreto una folla in cammino. Bagnasco: "È una bella festa"

Macerata - "È una bella festa questi 30 anni del pellegrinaggio Macerata-Loreto, un grande momento, un'occasione in cui si incontrano anche religioni e fedi diverse. Con esso si conferma il primato di Maria che ci porta a Gesù come sempre. 'Ad Jesum per Maria' dicevano i santi. Quindi è la strada giusta". Così il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, ha voluto sottolineare i significati del pellegrinaggio Macerata-Loreto 2008 nel segno del tema prescelto: "Il vero protagonista della storia è il mendicante" sintesi di una frase di don Giussani . Una folla in cammino, la solita festa di gente, colori, musica e di fede. Almeno 20 mila le persone radunatesi allo stadio che, a Loreto, stimano gli organizzatori raggiungeranno le 60 mila. E' l'imbrunire allo stadio Helvia Recina quando iniziano ad arrivare gli ospiti d'onore. Tra i primi c'è il presidente della Regione Gian Mario Spacca che scende dall'auto blu in compagnia dell'onorevole Maria Paola Merloni. Precede di pochi secondi l'arrivo del presidente della Provincia Giulio Silenzi, in abbigliamento più casual rispetto ai suoi predecessori istituzionali. L'attesa, naturalmente, è tutta per Bagnasco, ma sarà l'ultimo ad arrivare. Ecco così che sbucano il maceratese Andrea Angeli, portavoce dell'Eupol (European Union Police Mission in Afghanistan) che stringe mani e saluta tutti: per lui, più che per gli altri, questa è un'occasione per tornare nella sua Macerata. Accanto ad Angeli ecco padre Mariano Asunis, cappellano della Brigata Sassari di stanza in Afghanistan negli ultimi 9 mesi. Fu lui, ai tempi della strage di Nassyria a seguire da vicino i fatti, in stretta colleganza proprio con Bagnasco, all'epoca Ordinario militare. Per dare un segnale della fratellanza, di tutto quello che il pellegrinaggio incarna, ecco allora la presenza del frate Padre Mariano che ha portato con sé due afgani, due giovani collaboratori della missione italiana di pace a Kabul. E poi via, ancora verso altri personaggi. Dall'infaticabile Vescovo di Fabriano Giancarlo Vecerrica che, assurto a impegni più gravosi, non dimentica che il pellegrinaggio, trenta anni fa, fu lui a inventarlo ed a idearlo. Non manca ovviamente il sindaco di Macerata Giorgio Meschini, l'onorevole di An, Mario Baldassarri e il segretario regionale dell'Udc Antonio Pettinari nonché il prefetto Piscitelli. E poi ancora monsignor Luigi Conti Arcivescovo della diocesi di Fermo, il sindaco di Recanati Fabio Corvatta seguito dal capogruppo di Forza Italia in Regione, Franco Capponi.

Si mescolano i personaggi vip con le altre persone, come quella signora 82enne che parteciperà per l'ennesima volta della sua vita al pellegrinaggio Macerata-Loreto. Da un Merloni agli... altri Merloni. Ecco arrivare Francesco con l'altra figlia Francesca a completare il quadretto di famiglia. Ma chi calamita l'attenzione generale è l'arcivescovo di Loreto, Giovanni Tonucci, con una "mise" del tutto particolare, ma per lui consueta. Un poncho color rosso che spicca, segno dei suoi trascorsi da Nunzio apostolico che lo ha portato in giro per il mondo. Il poncho, ne ha diversi, che di volta in volta sfoggia è il ricordo di popoli e nazioni lontane visitate. Una scorta attenta e nutrita precede l'arrivo di Magdi Allam, il giornalista arabo di recente convertitosi al cattolicesimo e già presente nelle ultime due edizione. Nel presentarlo sul palco, Calzolaio, presidente del comitato organizzatore commette una piccola dimenticanza, scordandosi di chiamarlo col suo nuovo nome: Magdi (Cristiano) Allam. Poi tocca a Monica Clementoni (figlia di Pierpaolo, uno dei fratelli della ditta di giocattoli di Recanati) intervenire dal palco ricordando e testimoniando della sua sofferenza vissuta in Cristo per la scomparsa della sua mamma dopo 17 anni di malattia. Poi la Santa Messa celebrata da Bagnasco. Dopo le 22 inizia la lunga notte dei fedeli, quella della marcia che si concluderà stamattina a Loreto.