Il Card. Mauro Piacenza celebrerà la S.ta Messa del 34° Pellegrinaggio a piedi Macerata-Loreto

La Santa Messa per la 34° edizione del Pellegrinaggio a piedi Macerata-Loreto, che quest’anno verrà celebrata il prossimo sabato 9 giugno, alle 20.30 presso lo stadio Helvia Recina di Macerata, sarà presieduta dal Cardinale Mauro Piacenza, Prefetto della Congregazione per il Clero. In un momento di profonda crisi come quella attuale, il Cardinale ha evidenziato l’importanza che può avere lo spettacolo di un popolo che si muove verso una meta: «Tra le esperienze umane che maggiormente richiamano al senso del Mistero, quella della “contemplazione del popolo” è una delle più commoventi che si possano vivere». «Il popolo che si muove, che cammina, che domanda come un mendicante – prosegue il Card. Piacenza – è la vittoria di Cristo presente in questo mondo. Le crisi nascono sempre quando si perde di vista il popolo e l’autentico bene comune; quando il fine è solo il profitto smisurato e si dimentica l’uomo, con i suoi autentici bisogni, incluso il senso religioso».

Le difficoltà che sta attraversando il nostro paese a causa della crisi economica, così come la libertà religiosa nel mondo e la conclusione dell’anno scolastico, accademico e pastorale, saranno oggetto delle intenzioni di preghiera di questa 34° edizione; inoltre, in continuità con il VII° Incontro Mondiale per le famiglie che sarà guidato da Papa Benedetto XVI°, a Milano, dal 30 maggio al 3 giugno 2012, il Pellegrinaggio Macerata-Loreto dedicherà una preghiera particolare proprio alle famiglie. Come sottolineato anche dal Card. Piacenza, non è vero che la famiglia sia ormai un istituto superato e che i giovani non ne siano più interessati: «Il problema è che l’impostazione sociale ed economica della nostra società, con la precarietà del lavoro e l’esorbitante costo degli immobili, impedisce di fatto il “fare famiglia”». «La famiglia non è affatto un istituto religioso, come taluni vorrebbero far credere. La famiglia è il fondamentale istituto umano e perciò sociale, ed è per questo che l’ordinamento legislativo è tenuto a riconoscervisi, a tutelarla ed a promuoverla, anche culturalmente».